La cosa bella del servizio alla mensa Caritas è che può essere fatto da chiunque e che ognuno porta a casa un’esperienza unica e personale. Domenica scorsa era la prima volta per Serena Casini, che ci racconta come ne è uscita arricchita.

Quando uno deve raccontare la propria esperienza si trova sempre in difficoltà a partire dall’inizio. Ho sempre fatto il servizio del carcere dove metti a disposizione la tua persona e il tuo “talento” per cantare alla messa, ma poi di concreto non stai in contatto con i detenuti. Con la Mensa invece si va nel concreto. Già da quando abbiamo tagliato i fagiolini e le melanzane tra tutti i volontari c’era aria di mettersi in gioco e fare quello che c’era per poter dare alle persone il pasto che si meritavano. A me questa domenica è toccato anche andare al servizio, ho servito il primo ed è stato emozionante. La parola chiave che mi sento di esprimere è Spensieratezza. Perché quando fai questo servizio dai tutto te stesso senza paure o restrizioni. Con spensieratezza tagli quello che c’è da tagliare, servi quello che c’è da servire e basta. Mi sono resa veramente conto di quanto sia fortunata, talmente fortunata da poter aiutare chi ne ha bisogno, poter mettere le mani in pasta e donare nel piccolo un pasto caldo. Troppe volte diamo per scontato quello che abbiamo. Il servizio della Mensa te lo sbatte in faccia la tua fortuna, aprendoti gli occhi. Sono contenta che l’equipe poveri abbia tenuto questo servizio e spero di continuare a farlo anche in futuro. (Serena)

 

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